I libri ci rendono persone migliori

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libri<<Perché non leggi?>>  <<…perché a me non piace.>>

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Quanta tristezza e quanta realtà si celano dietro questa semplice risposta oggi sempre più comune tra i giovani e giovanissimi.

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Il 20 novembre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quale occasione migliore per porre una riflessione sull’importanza della lettura come contributo alla crescita culturale e morale di ognuno di noi ma in particolar modo dei più piccoli; perché nonostante tali diritti siano riconosciuti da tutti troppo spesso vengono messi da parte.

Nasce quindi l’esigenza di riuscire a far capire ai giovanissimi l’importanza della lettura, affinché possano amarla e considerarla un tesoro da scoprire. Leggere dovrebbe essere un piacere, una fonte inesauribile di idee e riflessioni, uno svago, ma molto spesso non è così; e questa è la realtà delle cose: i nostri bambini non leggono più perché è cambiato il modo stesso di impostare la lettura come metodo educativo. I genitori hanno dimenticato o forse non hanno mai scoperto il ruolo fondamentale del libro nella formazione di una persona.

L’immagine del bambino con in mano un libro piuttosto che il Nintendo ormai è sempre più rara.

I passatempi dell’infanzia sono proprio cambiati: e allora preferiamo lasciare i nostri  figli qualche ora al baby parking piuttosto che portarli a fare una passeggiata al mare o in montagna, ci accontentiamo che stiano davanti alla tv o alla play station invece di creare una piacevole situazione di gioco, di lavori creativi da vivere insieme.

 Si fa sempre più necessaria l’esigenza di capire che leggere è uno strumento in più che possiamo regalare ai nostri figli per interpretare meglio il mondo che ci circonda, aprire la mente a nuove esperienze, che li aiuti a stimolare la fantasia. Fantasia e immaginazione… cosa c’è di più positivo in questo periodo, così cupo, che stiamo vivendo?

 L’amore per la lettura è un trampolino di lancio per diventare uno studente entusiasta, uno scrittore o un oratore. Secondo un blog inglese, My little bookcase, sono almeno dieci i motivi dell’importanza del mondo dei libri per i bambini:

  • Stare seduti a leggere un buon libro fornisce al bambino un momento di tranquillità e di quiete nelle loro vite occupate da mille impegni;
  • Le storie possono stimolare il gioco e l’immaginazione;
  • I racconti provocano curiosità e riflessione;
  • La lettura fornisce ai genitori una possibilità in più di stringere e mantenere un legame solido e completo con i propri ragazzi;
  • Il libro favorisce l’ispirazione;
  • Le immagini che accompagnano la lettura aiutano a sviluppare un apprezzamento per l’arte e la scrittura;
  • Una varietà di libri espone i bambini ad una vasta gamma di funzionalità del linguaggio e del vocabolario;
  • Ascoltando le storie si assiste allo sviluppo dell’alfabetizzazione;
  • L’esposizione assidua ai libri contribuisce alla miglior comprensione dei concetti di stampa e scrittura;
  • Libri e storie riempiono la mente con la conoscenza.

Leggere è  vivere la storia narrata come fosse propria. Leggere ai nostri bambini e poi insegnargli a continuare da soli significa dare loro tante possibilità in più per il loro futuro; perchè la lettura educa ed è un modo per sviluppare la propria cultura oltre che una forma di svago e un opportunità in più di inserimento nel mondo del lavoro.

Mettere da parte il piacere per la lettura, come sta succedendo nella sempre più frenetica realtà di oggi, è uno degli errori più grandi della società attuale.

Ogni libro, fonte di arricchimento, contribuisce, in qualche modo, a renderci persone migliori.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se lo ricordano”. (Da Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry)

Luisa Salici

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